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venerdì 21 aprile 2017

"Indissolubili legami", doppia personale di Vanetti e Sicura per Le Stanze dell’Arte

Legnano (MI) - Dal 6 maggio al 4 giugno la Pinacoteca del Castello Visconteo in viale Toselli, ospiterà la doppia personale "Indissolubili Legami" di Annibale Vanetti e Jano Sicura (inaugurazione sabato 6 maggio, ore 18.30), inserita nel cartellone de "Le Stanze dell'Arte" , la rassegna promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Legnano.
L'esposizione, organizzata dall'associazione culturale l'Arco e la Fonte, è accompagnata da un catalogo edito da Nòmos Edizioni di Busto Arsizio (VA), con testi del filosofo Giuseppe Fornari e della dottoressa Emma Zanella direttrice del MAGA di Gallarate.
Pur nella diversità dei linguaggi artistici, "Indissolubili Legami" nasce dall'incontro di due artisti, l'uno - Sicura - scultore, e l'altro - Vanetti - pittore, e dalla loro volontà di confronto, legata non solo alla passione per l'arte ma anche a una visione comune rispetto alle modalità operative nel campo artistico.

martedì 28 maggio 2013

“Vividirossi”, personale di Annibale Vanetti al Monastero del Ritiro

Rossoderiva - carte, tela,sabbie,pigmenti, olio su tela-
50x70 cm-2012/13
Siracusa - Domenica 9 giugno alle ore 18,30 nel Monastero del Ritiro (Via Mirabella, 31) sarà inaugurata la mostra “Vividirossi”, personale di arte contemporanea di Annibale Vanetti, a cura di Nino Portoghese e Giuseppe Fornari.
La mostra è allestita nell'ambito della IV edizione di “Tragodìa”, la kermesse artistica, teatrale e culturale organizzata in concomitanza con il XLIX ciclo di Spettacoli classici dall’associazione “l’Arco e la Fonte”, con il patrocinio dell'INDA, dell’Assessorato provinciale ai Beni culturali e del Comune di Siracusa. Sono esposte una quarantina di opere di vari formati, realizzate con tecniche miste (carta, colla, acrilico, olio su tela) tra il 2012 e il 2013 e inserite in un progetto espositivo realizzato dall'artista Jano Sicura.
Nel testo critico della mostra (“Una discesa nei rossi”), l'antropologo e storico della filosofia Giuseppe Fornari illustra il rapporto privilegiato (“Nessun colore si è fatto osservare spontaneamente, ma si è imposto come accadimento che colora di sé il mondo”) che si instaura tra un artista e il “suo” colore.