Siracusa - Venerdì 30 maggio 2025, alle ore 18, la libreria NeaPolis (viale Teocrito 125) ospiterà la presentazione del libro "La strage di Modica (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di cento anni fa" di Giovanni Criscione (Sicilia Punto L). L'evento, inserito nel programma nazionale "Il Maggio dei Libri", vedrà l'autore dialogare con Roberto Bruno, dottore di ricerca in Storia contemporanea e docente di Storia nei licei.
Il saggio racconta la storia di un eccidio dimenticato, di una verità mai acclarata. Il 29 maggio 1921, alle porte di Modica, allora in provincia di Siracusa, durante una manifestazione di lavoratori, una cinquantina di fascisti – con il sostegno dei carabinieri – aprirono il fuoco sulla folla, uccidendo nove persone. Nonostante le indagini del Ministero dell'Interno, il processo in Corte d'Assise a Siracusa e il tentativo di riapertura del caso dopo la caduta del regime fascista, i mandanti e gli esecutori rimasero impuniti, mentre la strage cadde nell'oblio della storiografia ufficiale.
Attraverso documenti inediti e atti giudiziari reperiti nell'Archivio di Stato di Siracusa e nell'Archivio Centrale dello Stato, l'autore ricostruisce il contesto storico, politico e sociale dell'eccidio, la dinamica della strage, il ruolo delle istituzioni, le biografie delle vittime e degli accusati, le indagini insabbiate e le ripercussioni della vicenda sulla retorica politica del dopoguerra. Un "cold case" che supera i confini locali per inserirsi nel più ampio quadro delle violenze fasciste in Italia, spesso compiute con la complicità degli uomini dello Stato.
Il libro, già insignito del primo premio al Concorso letterario internazionale "Il vento dei calanchi" (Spigno Monferrato, AL) e del Premio di saggistica "Michele Selvaggio" (Istituto Storico Sannio-Telesino, Telese Terme, BN), riporta alla memoria una pagina oscura nella storia del nostro Paese e smaschera i meccanismi occulti del potere. La vicenda narrata evidenzia il divario tra l'apparenza di una democrazia e la sua sostanza effettiva, tra elezioni manipolate, limitazioni ai diritti politici, controllo della stampa, dipendenza delle forze dell'ordine e della magistratura dalla politica. Un invito alla riflessione, affinché il senso e la memoria di quei giorni non venga dimenticata e possa essere compresa nelle sue sfumature più profonde.
Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), dottore di ricerca in Storia contemporanea, ha pubblicato di recente Cent'anni di gratitudine. Storia della Society of the Citizens of Pozzallo tra mutualismo, solidarietà e community service (1919- 2019), in The Society of the Citizens of Pozzallo, a cura di Michele Giardina, Messina, 2020; La dolceria Bonajuto, storia della cioccolateria più antica di Sicilia, Palermo, 2014; Le radici e le ali. Nicolò Curella e la Banca Popolare S. Angelo, Palermo, 2017; Per una storia del turismo e del commercio (1945-1990) in Storia di Siracusa, Economia, politica, società (1946-2000) a cura di Salvo Adorno, Roma, 2015.
Il saggio racconta la storia di un eccidio dimenticato, di una verità mai acclarata. Il 29 maggio 1921, alle porte di Modica, allora in provincia di Siracusa, durante una manifestazione di lavoratori, una cinquantina di fascisti – con il sostegno dei carabinieri – aprirono il fuoco sulla folla, uccidendo nove persone. Nonostante le indagini del Ministero dell'Interno, il processo in Corte d'Assise a Siracusa e il tentativo di riapertura del caso dopo la caduta del regime fascista, i mandanti e gli esecutori rimasero impuniti, mentre la strage cadde nell'oblio della storiografia ufficiale.
Attraverso documenti inediti e atti giudiziari reperiti nell'Archivio di Stato di Siracusa e nell'Archivio Centrale dello Stato, l'autore ricostruisce il contesto storico, politico e sociale dell'eccidio, la dinamica della strage, il ruolo delle istituzioni, le biografie delle vittime e degli accusati, le indagini insabbiate e le ripercussioni della vicenda sulla retorica politica del dopoguerra. Un "cold case" che supera i confini locali per inserirsi nel più ampio quadro delle violenze fasciste in Italia, spesso compiute con la complicità degli uomini dello Stato.
Il libro, già insignito del primo premio al Concorso letterario internazionale "Il vento dei calanchi" (Spigno Monferrato, AL) e del Premio di saggistica "Michele Selvaggio" (Istituto Storico Sannio-Telesino, Telese Terme, BN), riporta alla memoria una pagina oscura nella storia del nostro Paese e smaschera i meccanismi occulti del potere. La vicenda narrata evidenzia il divario tra l'apparenza di una democrazia e la sua sostanza effettiva, tra elezioni manipolate, limitazioni ai diritti politici, controllo della stampa, dipendenza delle forze dell'ordine e della magistratura dalla politica. Un invito alla riflessione, affinché il senso e la memoria di quei giorni non venga dimenticata e possa essere compresa nelle sue sfumature più profonde.
Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), dottore di ricerca in Storia contemporanea, ha pubblicato di recente Cent'anni di gratitudine. Storia della Society of the Citizens of Pozzallo tra mutualismo, solidarietà e community service (1919- 2019), in The Society of the Citizens of Pozzallo, a cura di Michele Giardina, Messina, 2020; La dolceria Bonajuto, storia della cioccolateria più antica di Sicilia, Palermo, 2014; Le radici e le ali. Nicolò Curella e la Banca Popolare S. Angelo, Palermo, 2017; Per una storia del turismo e del commercio (1945-1990) in Storia di Siracusa, Economia, politica, società (1946-2000) a cura di Salvo Adorno, Roma, 2015.
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