
La mostra, che propone paesaggi "notturni" e visioni crepuscolari, scaturisce da un coacervo di suggestioni artistiche, letterarie e psicologiche. Essa si pone in un rapporto di dialettica alternanza luce-buio con una precedente rassegna dal titolo "La collina del grano duro", che rappresentava un viaggio nella luce e alla ricerca della luce, alla sua massima intensità percettiva.
Scrive Giorgio Sparacino nel catalogo della mostra: «Scopriamo, in quest'ultima produzione, il Fratantonio della piena e consapevole maturità, il Fratantonio delle ombre, ma anche il Fratantonio proteso alla ricerca di una luce che dia speranza e un nuovo vigore all'uomo e all'artista, una luce che pure si intravede, che spacca i profili delle colline e apre qua e là l'orizzonte, quasi volesse tornare a essere protagonista spaziale su quegli Iblei dove il carrubo […] domina, incontrastata cifra stilistica, che riassume in sé contenuto e forma, oltre a essere metafora di vita».
Salvatore Fratantonio (Modica, 1938) si è formato artisticamente tra Roma e Milano, traendo spunto dall'esperienza di maestri quali Morandi, Mafai, Sironi per sviluppare una sua originalità espressiva. Protagonista di prestigiose personali e collettive, oggi dipinge dal suo "buen retiro" di Marina di Modica.
La mostra, allestita con il patrocinio dell'Assessorato regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana, del Comune di Ragusa, del Centro studi Feliciano Rossitto e con il contributo dell'associazione Visione Iblea, potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 16.00 alle 20.00. Il catalogo della mostra, con testi di Gonzalo Alvarez Garcia, Giorgio Chessari, Nicoletta Colombo, Andrea Guastella e Giorgio Sparacino, sarà disponibile nel foyer del Palazzo Garofalo.
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