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sabato 7 maggio 2022

Carenza di sangue, è allarme in Sicilia: donatori in attesa, mancano i medici prelevatori

A provocare l'emergenza sangue non è la mancanza di donatori, ma la carenza di medici "prelevatori", tutti dirottati nelle strutture Covid. A rischio la vita di 2700 pazienti talassemici e drepanocitici. L'appello di United e Fasted Onlus alle Istituzioni e al personale sanitario.

Una forte carenza di sangue sta causando razionamenti, ritardi sulla programmazione trasfusionale e rinvii di trasfusioni in tutte le provincie siciliane. Una situazione di emergenza destinata ad aggravarsi con l'arrivo della stagione estiva. E che mette a rischio la vita dei 2700 pazienti talassemici e drepanocitici siciliani, impossibilitati a seguire regolari terapie trasfusionali. Stavolta, però, a determinare l'emergenza non è la mancanza di donatori. Ci sono, ma restano in attesa di donare il sangue perché mancano i medici e gli infermieri nei Centri Trasfusionali e nei Centri di Raccolta fissi delle associazioni donatori. Tutti dirottati, anche in virtù di rapporti economici più vantaggiosi, nelle strutture Covid.

mercoledì 7 aprile 2021

Manifestazione ristoratori Co.Ri.Sicilia a Ragusa, delegazione dal Prefetto

Ragusa - I ristoratori siciliani proclamano lo stato di agitazione permanente. Da oggi, parte la mobilitazione di tutti coloro che, da 13 mesi, hanno dovuto chiudere le loro attività e non hanno avuto aiuti dallo stato. Una piattaforma rivendicativa verrà inviata a tutte le prefetture siciliane per esprimere la protesta della categoria e chiedere con forza la riapertura immediata delle attività.

sabato 3 aprile 2021

La protesta dei ristoratori siciliani: il 7 aprile manifestazione a Ragusa per chiedere la riapertura

Ragusa - Sit in di protesta dei ristoratori mercoledì prossimo, 7 aprile, a Ragusa. La manifestazione, indetta dal Co.Ri.Sicilia (associazione di bar, ristoratori, pizzerie, pub e pasticcerie costituita di recente) si terrà dalle 10,30 alle 13 in piazza Matteotti. I ristoratori hanno chiesto di incontrare in delegazione il Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza. Il settore della ristorazione è tra i più colpiti e rischia di scomparire. Molte aziende, dopo mesi di chiusura, sono al collasso. Le misure decise dal governo nazionale hanno penalizzato soprattutto alcune attività.

mercoledì 18 novembre 2020

Paziente con Thalassemia Major positivo al Covid, il Ruggi d’Aragona attiva trasfusione domiciliare

Salvatrice Bacco
Salvatrice Bacco, presidente dell’Ass.
Thalassemici del salernitano “Vivere”
Salerno - L'emergenza Covid ha limitato l'accesso agli ospedali e alle cure mediche per quei pazienti con altre patologie, che periodicamente sono costretti a sottoporsi a terapie salvavita, negando il diritto alla salute e mettendo a rischio la vita stessa dei pazienti. A volte, però, tempismo, capacità organizzativa e professionalità del personale medico-infermieristico riescono a garantire le cure necessarie e a salvare vite umane.
La storia, a lieto fine, arriva da Salerno, dove per la prima volta, grazie ad una stretta collaborazione tra l'Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona e l’Asl, è stato possibile garantire una trasfusione domiciliare a un paziente affetto da Thalassemia Major. A raccontare i fatti è stato proprio l’interessato, Mattia Mannone, 47 enne, talassemico, residente nella provincia di Salerno, in una lettera di plauso e di ringraziamento alla direzione sanitaria, ai medici e agli infermieri del Ruggi d’Aragona.