Visualizzazione post con etichetta Pata Pata. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pata Pata. Mostra tutti i post

venerdì 21 agosto 2020

“Quarant’anni in versi”, presentato ieri sera il libro di Francesco Basile

Sampieri (RG) – Lo splendido scorcio sulla baia di Sampieri, che si ammira dallo spiazzo antistante lo chalet Pata Pata, ha fatto da suggestiva cornice, ieri sera, alla presentazione della silloge poetica “Quarant’anni in versi” di Francesco Basile (edizioni Kimerik) per la rassegna “Autori & Libri”.

Francesco Basile (nella foto), poeta e attore, ha presentato dinanzi a un pubblico attento e numeroso la sua ultima fatica letteraria, che segue a distanza di pochi anni le sillogi “Qualche passo dopo l’anima” (2016) e l’opera di esordio “Anima” (2009).

Per intervistarlo sono saliti sul palco i giornalisti Veronica Barbarino e Giovanni Criscione, che hanno esaminato i vari motivi d’interesse del libro. Con loro c’era anche il musicista e cantautore paraguaiano Raúl Martín Hebein che, oltre al commento musicale ai versi, ha eseguito due brani scelti dal suo repertorio in apertura e a conclusione della serata.

martedì 11 agosto 2020

“Quarant’anni in versi”, al Pata Pata per “Autori & Libri” si presentano le poesie di Francesco Basile

Sampieri (Rg) - Poesia, musica, impegno civile ed emozioni in riva al mare. Giovedì 20 agosto alle ore 19 allo chalet Pata Pata di Sampieri (Scicli), nell'ambito della rassegna “Autori & Libri” sarà presentato il volume di poesie “Quarant’anni in versi” di Francesco Basile, edito da Kimerik.

L'autore ne parlerà con i giornalisti Veronica Barbarino e Giovanni Criscione e leggerà alcune liriche. Il commento musicale ai versi sarà affidato alla chitarra del musicista paraguaiano Raúl Martín Hebein. Una parte del ricavato derivante dalla vendita del libro sarà devoluto ad Emergency, l'associazione umanitaria di Gino Strada che fornisce cure mediche nei paesi in guerra e nei paesi poveri.

"Quarant'anni in versi" è la terza silloge di Francesco Basile (Ragusa, 1980), dopo “Anima” (2009) e “Qualche passo dopo l’anima” (2016). Il libro reca la prefazione di Mary Tagliazzucchi, giornalista del quotidiano Il Tempo.