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sabato 3 luglio 2021

Il ferimento di Comiso, parla la scrittrice Bruna Colacicco: "Conseguenze devastanti per i figli costretti ad assistere"

Comiso (RG) - Lo sfregio al volto di Comiso e la "violenza assistita" per la presenza della figlia minorenne. La scrittrice Bruna Colacicco: "Per i minori costretti ad assistere conseguenze devastanti per la loro vita futura"
A Comiso, in provincia di Ragusa, un uomo ha ferito al volto la moglie, poi ha messo in atto gesti di autolesionismo, cercando di tagliarsi le vene e la gola. Ora, l'uomo è stato arrestato, ma si trova ricoverato in ospedale. La donna, invece, porterà per sempre nel volto i segni della violenza subita.
"Colpire al viso significa provare a togliere l'identità alla vittima che porterà per sempre i segni dell'aggressione ben visibili a tutti" afferma Bruna Colacicco, milanese, pediatra, co-fondatrice dell'"Associazione Scrivere contro la Violenza", che ha gestito la casa – museo "Alda Merini".

martedì 20 aprile 2021

Femminicidi e violenze sui bambini: parla la pediatra e scrittrice Bruna Colacicco

Pove del Grappa (VI) - Tre episodi in un solo giorno, In Liguria, nel Lazio, in Veneto. A Rocca Nervina (Imperia) un anziano ha ucciso la moglie e poi ha tentato il suicidio, stendendosi sul letto accanto al suo corpo senza vita.
A Marino, nei Castelli Romani, a premere il grilletto contro Annamaria Ascolese, insegnante impegnata contro la violenza sulle donne, è stato il marito, vicebrigadiere dei carabinieri che, subito dopo, si è suicidato. Era ossessionato dalla gelosia. La donna ora lotta tra la vita e la morte.
Gravissimo episodio anche a Pove del Grappa. Il metalmeccanico Gezim Alla, di 51 anni, ha ucciso a martellate la moglie, Durima Alla, di 39. Ha chiamato il 112 e si è costituito. All'episodio hanno assistito i figli della coppia, una ragazzina di 13 anni ed il fratellino di 9 che, terrorizzati, hanno telefonato ad una cugina per chiedere aiuto.

mercoledì 17 marzo 2021

Femminicidio di Massafra, l'opinione della scrittrice Bruna Colacicco

Episodi di violenza come quello di Massafra (Taranto), scaturiscono da un clima domestico già saturo di rancori e inasprito da situazioni difficili. Questo duplice femminicidio non è che l'ultimo in ordine di tempo di una lunga scia di sangue. Purtroppo questi tragici episodi sono l'epilogo di rapporti ormai compromessi che si trascinano da tempo. I sintomi partono da lontano e affondano le radici in una diffusa "violenza psicologica", che l'ordinamento penale italiano ha riconosciuto come reato solo nel 2018 con il nuovo "Codice Rosso". Riconoscerla per tempo, significa agire subito. In molti casi, un intervento tempestivo e immediato avrebbe consentito di salvare delle vite.

giovedì 4 marzo 2021

La violenza di cui non si parla: in aumento le violenze psicologiche sulle donne

Milano - Le donne vittime di omicidio volontario nei primi dieci mesi del 2020 in Italia sono 91. Otto in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma aumentano i casi di femminicidio maturati tra le mura domestiche, passando dal 57,6 % del totale (2019) al 67,5% (2020), con un picco durante il lockdown di marzo-maggio. I dati dell'ultimo rapporto Eures fotografano una situazione allarmante. Ma che rappresenta solo la punta di un iceberg di un fenomeno molto più diffuso.
Le violenze psicologiche e tutti i maltrattamenti, che pur talvolta non arrivano alla violenza fisica, sfuggono a qualsiasi statistica poiché sono meno facili da individuare e più subdoli. Nondimeno, sono causa di forte disagio e grave sofferenza psicologica e anche fisica per la donna e per i figli, costretti ad assistere a episodi di maltrattamenti e a respirare un'atmosfera di violenza quotidiana.