Comiso (RG) - Lo sfregio al volto di Comiso e la "violenza assistita" per la presenza della figlia minorenne. La scrittrice Bruna Colacicco: "Per i minori costretti ad assistere conseguenze devastanti per la loro vita futura"
A Comiso, in provincia di Ragusa, un uomo ha ferito al volto la moglie, poi ha messo in atto gesti di autolesionismo, cercando di tagliarsi le vene e la gola. Ora, l'uomo è stato arrestato, ma si trova ricoverato in ospedale. La donna, invece, porterà per sempre nel volto i segni della violenza subita.
"Colpire al viso significa provare a togliere l'identità alla vittima che porterà per sempre i segni dell'aggressione ben visibili a tutti" afferma Bruna Colacicco, milanese, pediatra, co-fondatrice dell'"Associazione Scrivere contro la Violenza", che ha gestito la casa – museo "Alda Merini".